
Direttiva ecodesign e sostenibilità ambientale
La direttiva ecodesign si riconduce alla normativa CEE 21/10/2009 n. 2009/125/CE che istituisce un quadro per l’elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile di tutti i prodotti connessi all’energia.
Tale direttiva ha l’obiettivo di rendere i prodotti (come caldaie, computer e elettrodomestici) più efficienti sotto il profilo energetico fin dalla fase di progettazione.
Con la risoluzione del 31 maggio 2018 sull’attuazione della direttiva, il Parlamento europeo invita gli operatori di settore ad andare oltre la sola efficienza energetica e a considerare anche tutte le altre caratteristiche di un prodotto che hanno un impatto sull’ambiente. Diventa quindi importante prendere in considerazione aspetti come:
- la composizione cioè il materiale di cui è composto un prodotto,
- la durabilità nel tempo,
- la capacità di un prodotto all’essere smantellato, riparato o riciclato.
L’80% dell’inquinamento ambientale e il 90% dei costi di produzione sono di fatto il risultato di decisioni prese in fase di progettazione del prodotto.
L’ecodesign si basa su una filosofia responsabile sotto molti punti di vista: quello ambientale in primis oltre a quello etico e sociale. “Fare Eco-Design” significa ideare e produrre oggetti di design pensando al benessere dell’ambiente e della società.
Inteso in questo modo, l’ecodesign è applicabile a tutte le discipline del design che vogliono studiare e progettare soluzioni per ridurre il loro impatto ambientale, conferendo alla società maggior valore di quanto non sia stato sottratto all’ambiente.
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE DURANTE L’INTERO PROCESSO PRODUTTIVO
I principi dell’ecodesign si applicano a tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, con l’intento di ridurne l’impatto ambientale complessivo:
- dall’approvvigionamento e impiego delle materie prime, le quali devono essere riutilizzabili, biodegradabili, riciclabili, non tossiche e preferibilmente reperite in loco;
- alla lavorazione nel processo produttivo e alla distribuzione, che devono rispettare la direttiva dell’UE sull’ecodesign (Direttiva 2009/125/CE), in termini di efficienza energetica (ridotto consumo energetico nella fase produttive) e di ridotto impatto ambientale.
- al consumo del prodotto e alla possibilità di riutilizzo che concorrono nel definirlo eco e sostenibile: l’intero ciclo di vita deve essere allungato al massimo attraverso la definizione di criteri di robustezza, riparabilità, riciclaggio e riutilizzo potenzialmente infinito. In alternativa il prodotto dovrà risultare biodegradabile al 100%, in modo da rientrare completamente nel ciclo naturale.